ANDREA DE MICHELI

Organizzare un evento sostenibile significa offrire agli ospiti un'esperienza più ricca: non solo quella che avrebbero avuto se l’evento fosse stato tradizionale, ma anche quella della consapevolezza che la loro partecipazione non è stata dannosa per l’ambiente e per la società.

Nonostante la pandemia ci abbia abituato al fatto che una parte della nostra vita può essere surrogata virtualmente, l’emozione del contatto umano sarà sempre imprescindibile nel mondo degli eventi, della musica, dello sport e dello spettacolo dal vivo, e la modalità degli eventi in presenza non sparirà mai. Per questo dovremo sempre di più fare i conti con il tema della sostenibilità degli eventi, che, se applicato rigorosamente, garantisce una serie di vantaggi da non sottovalutare.

Io credo che si debba ribaltare il paradigma secondo il quale sento spesso chiedere: “Ma quanto ci costa rendere questo evento sostenibile?”. 

Secondo me occorre chiedersi “Ma quanto ci costa NON rendere questo evento sostenibile?" (come buona parte delle nostre altre attività, del resto).

Già oggi, ad esempio, molti investitori istituzionali e bancari chiedono una sorta di patente ESG (cioè di sostenibilità ambientale, sociale e di governance) alle aziende che desiderano essere finanziate, ma nel prossimo futuro questa tendenza diverrà prevalente e sarà difficile per chi non si è attrezzato per tempo, anche nel campo degli eventi, rincorrere la sostenibilità delle proprie attività, dopo averla trascurtata colpevolemente troppo a lungo.

Il momento di agire è ora, non domani e il Club degli Eventi ha fatto bene a creare l’iniziativa eventosostenibile.com per dare alle agenzie e ai clienti un punto di partenza da cui iniziare un percorso comune.